Chiesa di Santa Maria presso San Satiro - Milano, Città metropolitana di Milano

stella egitto

Un piccolo gioiello nascosto nelle pieghe del centro di Milano. Visitata durante la pausa pranzo per dare un senso al tempo speso. Bellissimo esempio di maestria architettonica. La chiesa progettata da Bramante presenta soluzioni architettoniche geniali.

Ebe Navarini (KarmaVede&Provvede)

Questa recensione della Chiesa di Santa Maria presso San Satiro, si concentra sul Sacello di San Satiro, gioiellino anch'esso, quanto la sorprendente, bramantesca, chiesa. Il Sacello è di antichissima fondazione, IX secolo, poi integrata dal progetto di Bramante del 1478, e si trovava nel quartiere Bottonuto, che venne completamente demolito negli anni '30 😬. Del quartiere di cui faceva parte il Sacello di San Satiro, quando si trovava in quella che si chiamava Via del Cappello, all'angolo tra le attuali Via Speronari e l'adiacente Via Cappellari (non a caso), sopravvivono solo alcune fotografie, reperibili sui siti pubblici come wikipedia, che ringraziamo. Allego quindi immagini del Sacello risalente agli anni '30 e, più o meno dallo stesso punto di ripresa, un'immagine recente. Allego anche una planimetria generale della chiesa, con il Sacello ben visibile in alto a sinistra e un particolare ingrandito della planimetria con Sacello e Torre, coeva. Le planimetrie provengono dal Catalogo Generale dei Beni Culturali. Consigliatissima una visita alla Chiesa avendo qualche notizia in più.

ahmed khalaf

From Bahrain 🇧🇭

The Chiesa di Santa Maria presso San Satiro in Milan is a masterpiece of Renaissance architecture, known for its ingenious optical illusion by Donato Bramante. The church’s most remarkable feature is the “false apse,” a trompe-l’œil that creates the illusion of depth in a compact space. Despite its modest size, the church boasts intricate decorations and a serene atmosphere. It’s a must-visit for art and architecture enthusiasts seeking to explore Milan’s hidden treasures.

Dal Bahrain 🇧🇭

La Chiesa di Santa Maria presso San Satiro a Milano è un capolavoro dell’architettura rinascimentale, famosa per l’ingegnoso effetto ottico ideato da Donato Bramante. La caratteristica più straordinaria della chiesa è la “falsa abside,” un trompe-l’œil che crea l’illusione della profondità in uno spazio ridotto. Nonostante le dimensioni modeste, la chiesa vanta decorazioni raffinate e un’atmosfera raccolta. È una meta imperdibile per gli appassionati di arte e architettura desiderosi di scoprire i tesori nascosti di Milano.

Gianka Tiranti

La chiesa, costruita inglobando il più antico sacello di San Satiro da cui prese il nome, è celebre per ospitare il cosiddetto finto coro bramantesco, capolavoro della pittura prospetticarinascimentale italiana.

𝑰𝒍 𝒇𝒊𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒐𝒓𝒐
𝑼𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒊 𝒑𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒂𝒍𝒊 𝒐𝒔𝒕𝒂𝒄𝒐𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏 𝒊𝒎𝒑𝒊𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒆𝒓𝒂 𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒏𝒄𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒐𝒓𝒐, 𝒅𝒂𝒍 𝒎𝒐𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒐 𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒑𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒓𝒂𝒏𝒔𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒆𝒓𝒂 𝒐𝒄𝒄𝒖𝒑𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒂𝒅𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑭𝒂𝒍𝒄𝒐𝒏𝒆. 𝑰𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒂 𝒇𝒖 𝒃𝒓𝒊𝒍𝒍𝒂𝒏𝒕𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍 𝑩𝒓𝒂𝒎𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒍𝒊𝒆𝒗𝒊 𝒆 𝒎𝒐𝒅𝒂𝒏𝒂𝒕𝒖𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝒄𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒆𝒔𝒔𝒊𝒗𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒊𝒑𝒊𝒏𝒕𝒊 𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒇𝒖𝒈𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊𝒎𝒖𝒍𝒂𝒔𝒔𝒆 𝒊𝒏 𝟗𝟕 𝒄𝒆𝒏𝒕𝒊𝒎𝒆𝒕𝒓𝒊 𝒅𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒐𝒏𝒅𝒊𝒕à 𝒖𝒏𝒐 𝒔𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒑𝒂𝒓𝒊 𝒂𝒊 𝒃𝒓𝒂𝒄𝒄𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒓𝒂𝒏𝒔𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝟗,𝟕 𝒎𝒆𝒕𝒓𝒊

Simone Valtorta

La ricostruzione della chiesa di San Satiro come la vediamo oggi è dovuta a Bramante, che presentò al duca di Milano Ludovico il Moro un progetto che prevedeva un edificio a pianta latina con tre navate. Il lavori furono terminati nel 1486. Eccezionale è la finta fuga prospettica «a cassettoni» che si trova sulla parete fondale della chiesa, in corrispondenza della navata centrale: si entra nella chiesa e si ha l’impressione che, dietro l’altare, ci sia un grande spazio, un’abside regolare con colonne e decorazioni. Invece, si tratta solo di un’illusione ottica: dietro l’altare non si passa, c’è poco meno di un metro di spazio: l’abside che par di vedere nella realtà non esiste. Non potendo fare un’abside di 9 metri e 70 centimetri come aveva previsto nel progetto originale, Bramante riportò in scala le stesse misure che aveva ideato, realizzando un’abside di 97 centimetri. Ma l’inganno è così perfetto, che bisogna arrivare fin quasi all’altare per accorgersene: e, man mano che ci si avvicina, gli occhi sono presi da uno strano dolore perché vedono una cosa ma il cervello, che sa la verità, ne registra un’altra: da un impedimento, Bramante trasse un capolavoro. Da vedere!

Roberto Rps

Si trova in una piazzetta laterale nella parte iniziale di via Torino e non si nota facilmente. La facciata non ha nulla di particolare, ma il resto è un gioiello. L'inizio della costruzione risale alla fine del '400 su progetto del Bramante, conglobando un sacello del IX secolo e non fu completata fino alla fine del secolo XIX. Notevole la struttura dell'edificio sia all'interno che nella parte esterna, in particolare quella posteriore. Il campanile è originale ed è la sola parte esterna che non ha subito modifiche, si pensa che risalga al IX o XI secolo. Belle le colonne in marmo rosso, gli affreschi e il gruppo di statue che rappresentano la Pietà.

Claudia Guidi

Chiesetta non lontana da piazza Duomo, l interno e' favoloso.

05/05/2010 16/05/2010 22/05/2010

Effetto ottico dell'abside del Bramante assolutamente imperdibile..il resto della Chiesa in sé non dice molto